Acquistare merce dalla Cina è conveniente, soprattutto se riguarda prodotti di ricambio o beni che qui in Italia hanno un prezzo esagerato.
Non si tratta di concorrenza sleale, ma semplicemente della possibilità di offrire ai propri clienti merce di qualità discreta ad un costo contenuto. E tu sai quanto sia necessario di questi tempi tenersi stretto il lavoro: d’altronde anche le griffe più importanti e le aziende italiane sfruttano il mercato cinese per aumentare i profitti.
Ma al di là della convenienza acquistare prodotti all’ingrosso dalla Cina potrebbe comportare qualche rischio, come quello di vedersi il proprio pacco bloccato alla dogana. Cosa fare in questi casi? A chi rivolgersi per ottenere informazioni? Esistono aziende che possono facilitarti il lavoro?
Pacco bloccato in dogana: perché avviene?
Con la globalizzazione lo scambio delle merci avviene in maniera più celere rispetto a qualche decennio addietro.
I prodotti sono spediti con maggiore velocità e possono giungere a destinazione in breve tempo. Ad agevolare lo scambio delle merci è, senza dubbio, internet: grazie ad una semplice connessione e ad un mezzo di pagamento telematico (paypal, carta di credito, alipay ecc…) acquistare e vendere online è un gioco da ragazzi.
Apri il sito, visualizzi i prodotti, ordini la merce che hai depositato nel carrello telematico, indichi l’indirizzo di spedizione e paghi in un solo istante. Tempo qualche giorno ed il pacco è a casa.
Tempi maggiori sono richiesti qualora la merce giungesse dall’estero da Paesi come l’America o la Cina: molti rivenditori residenti in questi territori non hanno depositi in Italia, nè nell’Unione Europea come invece accade con aziende che collaborano direttamente con Amazon.
Ed è proprio la Cina a destare qualche problema in più per via della nomea che si è creata nel corso degli anni.
Dici Cina e ti vengono in mente prodotti contraffatti, merce non in linea con le normative europee, beni realizzati sfruttando la manodopera a basso costo e abbigliamento che potrebbe creare problemi di salute.
Quando si acquistano prodotti dalla Cina online, specialmente all’ingrosso, c’è una discreta probabilità che il pacco rimanga bloccato alla dogana.
Questo non significa che ogni qualvolta comprerai da aziende come Alibaba avrai il dubbio che il pacco non ti arriverà a casa, ma semplicemente che potresti incontrare qualche piccola difficoltà alla dogana.
Il condizionale è d’obbligo, perché chi compra all’ingrosso lo fa per rivendere a sua volta la merce in Italia proponendola al cosiddetto ”consumatore finale”. Costui è la persona che utilizzerà il prodotto da te commercializzato e ne farà un uso a seconda del tipo di merce acquistata.
Per tutelare la salute e la sicurezza del consumatore finale esistono numerose leggi europee che definiscono come un prodotto deve essere realizzato e venduto all’interno dell’Unione Europea. Se la merce non rispetta queste regole univoche per tutti i Paesi aderenti all’UE, i pacchi potrebbero rimanere fermi alla dogana.
Le normative europee non riguardano solo il modo con cui una merce viene prodotta (pensa al tipo di materiale utilizzato per produrre una maglietta, alla lega adoperata per realizzare le pentole, ai coloranti ed alle plastiche di cui sono fatti molti giocattoli, ecc…), ma vertono su diversi ambiti, come ad esempio:
- i documenti che accompagnano la merce (i certificati non sono conformi alle normative europee o sono insufficienti);
- il tipo di bene oggetto dello scambio (l’importazione di alcuni prodotti è severamente vietata dalle leggi europee);
- la contraffazione dei prodotti oggetto dello scambio;
- il prezzo dichiarato rispetto a quello effettivo.
Esiste una netta differenza fra commercio europeo e commercio internazionale. Mentre il primo si fonda su uno dei principi cardine dell’Unione Europea, ossia la libera circolazione delle merci, il secondo incontra non poche difficoltà quando lo scambio avviene fra un Paese europeo ed un Paese extraeuropeo, fra Italia e Cina.
Il commercio europeo, oggi, è semplificato da diverse norme e agevolato dal nuovo Codice Doganale valido per tutti i Paesi dell’UE che auspicano la completa digitalizzazione del sistema doganale da qui fino al 2020.
Il commercio internazionale si fonda invece su principi consuetudinari e su accordi stipulati dall’Unione Europea assieme ai Paesi terzi. Questi accordi hanno l’obiettivo di definire una politica commerciale volta ad incentivare il libero scambio, ad individuare le tariffe doganali, a proteggere la proprietà intellettuale ed industriale nonché a tutelare i diritti del consumatore finale che usufruirà di quel bene.
Per questo un pacco acquistato dalla Cina potrebbe rimanere bloccato alla dogana.
Pacco bloccato alla dogana: come avviene?
Ti accorgi che il tuo pacco è rimasto bloccato alla dogana in due modi:
- attraverso una comunicazione diretta eseguita dal soggetto che si occupa dello sdoganamento delle merci;
- controllando lo stato dell’ordine attraverso l’uso del famoso track number. (clicca qui per tracciare il tuo pacco dalla Cina).
Ad occuparsi dello smistamento delle merci giunte dall’estero in Italia non è l’Agenzia delle Dogane (deputata al controllo circa l’utilizzo delle autorizzazioni rilasciate), ma Poste Italiane SpA.
Essa è l’unico soggetto intermediario nelle spedizioni che avvengono fra l’Italia ed un Paese extraeuropeo, anche nel momento in cui ci si affida ad un corriere espresso per il recapito dei prodotti.
La comunicazione che riguarda problemi riscontrati alla dogana potrebbe avvenire utilizzando i recapiti che hai lasciato al momento dell’acquisto: numero di telefono o, eventualmente, indirizzo email sono i contatti più gettonati.
Qualora non ricevessi alcuna comunicazione puoi verificare se ci siano impedimenti alla dogana attraverso il track number fornito nel momento in cui la merce viene spedita al committente.
Il track number è un codice alfanumerico che può essere inserito nella sezione ”cerca spedizioni” sul sito di Poste Italiane. Si aprirà una pagina da cui potrai trarre informazioni utili per rintracciare il tuo pacco e sapere se esso si trova bloccato alla dogana. Basterà cliccare su ”dettagli spedizioni”, posto sotto la barra ”continua”, e potrai sapere dove si trova esattamente il tuo pacco.
Se dovessi trovare la scritta ”In Lavorazione Presso il centro Scambi internazionale” significa che il tuo pacco è sottoposto alle normali verifiche doganali che saranno concluse nel giro di qualche giorno. Nel momento in cui non dovessi ricevere notizie, puoi sempre contattare Poste Italiane per ottenere ulteriori informazioni.
I controlli alla dogana si distinguono in verifiche per le merci in entrata e verifiche per le merci in uscita. Se hai acquistato dei prodotti dalla Cina quelle che ti interessano sono le verifiche in entrata eseguite su tutti i beni importati in Europa ed acquistati da un Paese terzo.
I controlli sono di due tipologie: i primi sono effettuati sulle imposte che l’Unione Europea e l’Italia riscuotono dall’importazione delle merci. I secondi sono afferenti al tipo di bene importato.
Per quanto riguarda le imposte esistono due tipi di tasse che dovranno essere pagate una volta importato un bene dall’estero: i dazi spetteranno all’UE mentre l’IVA sarà versata in Italia. Anche per i beni acquistati dalla Cina la nostra legge obbliga il versamento dell’IVA, a maggior ragione se sei un’impresa che si occupa della rivendita di merci al dettaglio.
Trattandosi di controlli di tipo fiscale essi riguarderanno esclusivamente i documenti che accompagneranno la merce importata, ovverosia la bolla doganale; diverso è invece il controllo che avviene fisicamente sui beni acquistati qualora ci sia il fondato sospetto della non conformità alle normative europee.
Pacco bloccato alla dogana: quando avviene?
L’Agenzia delle Dogane ha specificato più volte che il controllo fisico sulle merci importate è eventuale, non obbligatorio. Ciò significa che non avviene per tutti i pacchi che giungono dall’estero verso l’Italia, ma soltanto su quei prodotti che potrebbero risultare non idonei rispetto alla normativa europea. Vediamo insieme alcune motivazioni.
Un pacco può rimanere fermo alla dogana perché contenente presumibilmente merci proibite o prodotti la cui spedizione deve essere preceduta da apposita autorizzazione. Sono merci proibite:
- le sostanze infiammabili o potenzialmente infiammabili, i prodotti pericolosi, le armi e gli esplosivi privi di apposita autorizzazione. Pensa ai classici fuochi d’artificio utilizzati a fine anno o ai petardi adoperati dai ragazzi;
- i medicinali vietati. Basta fare un giro su internet per rendersi conto che aziende estere, producono sostanze chimiche proibite nel nostro Paese perché dannose per la salute, ma anche prodotti che possono essere acquistati solo previa ricetta medica e soltanto dopo apposite analisi. Acquistandole online da un lato si aggirano le norme europee, dall’altro si accede ad un mercato pericolosissimo per sé e per gli altri;
- prodotti riconducibili ad ambienti protetti. Un esempio potrebbero essere reperti archeologici di elevato interesse storico – culturale oppure elementi la cui vendita è proibita per salvaguardare la natura e gli animali. Del corallo, dell’avorio, degli unguenti provenienti dalle parti del corpo di alcuni animali in via di estinzione ne è vietata espressamente la vendita proprio per disincentivare il bracconaggio. Per quanto riguarda l’acquisto di reperti archeologici lo scopo della normativa è quello di prevenire la ricettazione;
- piante o animali non autorizzati. Esistono piante grasse la cui vendita in Italia può avvenire previa autorizzazione e l’importazione delle stesse senza idoneo certificato può avere come conseguenza il fermo doganale. Saperlo prima significa addirittura evitare eventuali denunce qualora le forze dell’ordine dovessero scoprire la rivendita delle piante sul territorio nazionale;
- droghe. Il mercato online delle droghe è in continua crescita per via della possibilità di eludere le normative in materia di consumo delle sostanze stupefacenti attraverso differenti escamotage. I controlli a riguardo sono sempre più peculiari e incentrati proprio al traffico online delle droghe;
- alimenti e bevande. Già esportare il vino italiano all’estero comporta una serie di adempimenti volti a rispettare le normative del settore, figuriamoci per quanto riguarda l’importazione di sostanze alcoliche dall’estero in Italia. Anche sui cibi vige un attento controllo in virtù della tutela della salute e della sicurezza pubblica;
- ultimo, ma non meno importante, i beni contraffatti.
Negli anni la contraffazione è diventata un fenomeno di non poco conto che l’Agenzia delle Dogane contrasta anche servendosi della collaborazione delle stesse aziende che subiscono questo tipo di concorrenza sleale.
Chiunque sia titolare di un diritto di proprietà industriale (ossia di un marchio, di un brevetto, di un industrial design, di un diritto d’autore, ecc…) può richiedere l’intervento delle autorità ogni qualvolta ci sia il fondato sospetto che merci estere contraffatte giungano in Italia.
Un pacco cinese può rimanere fermo alla dogana perché i documenti che lo accompagnano risultano inesatti o insufficienti rispetto al suo contenuto.
Quando acquisti un prodotto su internet, anche per uso personale, ti sarai accorto che assieme al pacco troverai un foglio contenente una serie di informazioni dettagliate. Oltre al peso, al volume ed al numero di elementi presenti nella confezione troverai scritto il tipo di merce, le caratteristiche ed il rilascio di eventuali autorizzazioni per il suo acquisto.
Qualora tali informazioni risultino incongruenti il pacco rimarrà bloccato alla dogana in attesa di documentazioni integrative che ne specificheranno il contenuto.
Pacco bloccato alla dogana: come evitare il fermo?
Tutto quello che hai appena letto può ritornarti utile ogni qualvolta decidi di acquistare prodotti cinesi all’ingrosso per poi rivenderli sul territorio nazionale.
Non aver paura e non pensare che tutti i beni provenienti dalla Cina sono vietati a priori perché non è così: quante aziende acquistano dall’est prodotti che poi finiscono sul mercato e non riscontrano impedimenti di alcun tipo.
Considera che gran parte delle merci, anche tecnologiche (elettrodomestici, telefonia, abbigliamento, scarpe, accessori, ecc…), viene prodotta interamente dalla Cina, scelta per la sua capacità di ridurre i costi di produzione a favore di un maggior profitto per gli imprenditori esteri. Se tutto ciò che è cinese fosse proibito gran parte del mercato si svuoterebbe e moltissime aziende che operano in Italia fallirebbero all’istante.
Se vuoi evitare che il pacco venga bloccato alla dogana devi adottare tutti gli accorgimenti possibili per prevenire ogni tipo di problema. In altri termini ”uomo avvisato mezzo salvato” dicevano gli antichi e mai in questo caso l’aforisma è azzeccato.
Quando acquisti prodotti dalla Cina accertati che l’azienda del Sol Levante sia seria, accreditata e che fornisca tutte le documentazioni necessarie per l’importazione dei prodotti. Considera che i dazi doganali e l’IVA ricadono su chi acquista e non su chi vende, per questa ragione il prezzo pattuito dovrà contenere le imposte che saranno trattenute dall’Unione Europea e dallo Stato Italiano.
Sul sito delle Poste Italiane sono disponibili le tariffe di sdoganamento applicate dal nostro Paese.
In sintesi:
- per gli acquisti inferiori a 22 euro non sono dovuti né dazi, né IVA;
- se il valore dell’oggetto va da 22,01 euro fino a 150 euro è dovuta solo l’IVA e la spesa di sdoganamento è pari a 7,50 euro;
- 7,50 euro sono dovuti per i beni il cui valore oscilla fra i 150,01 euro e i 1000 euro. In questo caso oltre all’IVA bisognerà versare anche il dazio;
- la spesa di sdoganamento dei beni di valore superiore ai 1000 euro è pari a 15 euro.
Queste tariffe si applicano a tutti quei prodotti che presentano un carattere commerciale, ossia sono acquistate non per uso personale, non occasionalmente e la cui spedizione risulta eseguita dietro corrispettivo in qualsiasi forma.
Tieni a mente i prodotti la cui importazione è vietata in Italia e informati sulle merci proibite, evita di acquistare prodotti alimentari (anche semilavorati o materie prime) e munisciti delle autorizzazioni necessarie qualora il bene sia oggetto di approvazione. Evita di acquistare beni contraffatti, magari facendo qualche ricerca su internet dei prodotti già brevettati e messi in vendita dalle altre aziende. Se seguirai questi piccoli accorgimenti eviterai gran parte dei problemi che potrebbero sorgere da un pacco rimasto bloccato alla dogana.
Pacco bloccato alla dogana: cosa fare?
Se ti accorgi che un pacco è rimasto bloccato alla dogana ma non sei stato contattato da Poste Italiane per ulteriori chiarimenti, la prima cosa che potresti fare è proprio chiamare quest’ultima premunendoti del track number e di tutte le informazioni utili per tracciare il pacco. Puoi contattare Poste Italiane dal telefono fisso al numero 803 160 e richiedere le motivazioni che impediscono lo sdoganamento dei prodotti acquistati.
In alternativa puoi contattare Poste Italiane anche tramite social, lasciando un messaggio privato sulla pagina di Facebook: un operatore ti indicherà la procedura da seguire per sapere cosa fare se il pacco è bloccato alla dogana.
Nel caso in cui avessi ricevuto una comunicazione da Poste Italiane dovrai inviare la documentazione richiesta che, generalmente, consiste in:
- copia del proprio documento di identità, assieme alla partita IVA;
- copia del documento di acquisto della merce in cui si attesta il pagamento dei prodotti e la spedizione;
- dichiarazione sul contenuto del pacco.
La procedura dovrebbe sbloccarsi in breve termine nel giro di qualche giorno, ma potrebbe capitare che la stessa si prolunghi nel tempo, vuoi per l’inerzia degli operatori addetti allo smistamento, vuoi per alcuni problemi riscontrati in sede di controllo.
In questo caso potrai sollecitare nuovamente Poste Italiane e richiedere ulteriori informazioni, oppure rivolgerti ad un’azienda specializzata nei servizi di import dalla Cina che si occuperà del disbrigo di tutti i processi che riguardano l’acquisto dei prodotti cinesi.
Come essere sicuro di non avere problemi
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